Appuntamento col Santo - Da Dascio a San Fedelino

Appuntamento col Santo - Da Dascio a San Fedelino


Sorico fino a 500 m 5-10 Km 2-4 ore

Passeggiata molto bella sotto il profilo storico e paesaggistico. Si abbandona il Lago di Como e, percorrendo un tratto dell’antica Via Regina, si aggira il monte Peschiera, ai cui piedi sorge il tempietto romanico di S. Fedelino (X secolo), uno dei primi esempi di arte romanica in Lombardia. Il ritorno a Dascio può essere effettuato in barca lambendo le selvagge coste del Lago di Mezzola.


Partendo dalla chiesa di S. Biagio a Dascio, imboccare la via Bruga (segnavia “Sasso di Dascio / Albonico / S. Fedelino”); dopo pochi metri, all’altezza della casa n° civico 14, svoltare a destra per immettersi sul sentiero (1) che si innesta a destra nella mulattiera dell’antica via Regina (segnavia “Albonico / Stagni di Peschiera / S. Fedelino”). Si lasciano alle spalle le ultime case e si arriva in breve al Sasso di Dascio (2), uno sperone roccioso con vista panoramica sul Pian di Spagna. Al bivio, dopo circa 600 m, (3) continuare a destra in leggera discesa (segnavia “S. Fedelino”) per giungere alle “case Borzi”.
In fondo alla radura la strada diventa un sentiero che passa tra le rocce sino all’angusta valle dell’Acqua Bianca, che si supera sul caratteristico “ponte delle Valene” (4).
Inizia ora un tratto in ripida salita che porta, dopo una curva a gomito verso sinistra, ai ruderi di antiche case; segue un tratto pianeggiante punteggiato da ruderi di vecchi casolari.
Alcuni pali delle linee elettriche e telefoniche precedono un breve tratto in cui il sentiero sembra voglia essere inghiottito dalla vegetazione; poi si incontra una discesa col sentiero delimitato da bei muretti a secco.
Un’altra ripida discesa porta al torrente dell’Acqua Marcia (5), superabile grazie ad un ponte di legno; una serie di gradini ed un tratto su ampia traccia raggiunge poi un pianoro. Il sentiero passa tra i resti di una vecchia cava (sono numerosi i blocchi di granito semilavorati lungo la strada) e sale lambendo un costone roccioso; tutto intorno arbusti di bassa vegetazione mediterranea. Una ripida salita sui resti di un’altra cava e il sentiero giunge al dosso del Brentaletto (6), il punto più alto del percorso. Alcuni gradini di cemento segnano l’inizio della discesa (da percorrere con un minimo di cautela) che porta, con un percorso a zigzag segnalato con bandierine bianco-rosse, ad un bivio (7) con palina segnavia.
Proseguire a destra (segnavia “Belvedere / S. Fedelino variante EE”) verso l’Alpe di Teolo e la sorprendente terrazza panoramica (8) che sovrasta il Pozzo di Madrone, un’insenatura con pareti a picco sul lago.
Il sentiero prosegue verso S. Fedelino, ma la discesa è adatta agli escursionisti esperti: si consiglia di tornare all’incrocio con palina segnavia e seguire l’indicazione “S. Fedelino / Casenda / Via Francisca” (7); si passa di fianco ad un costone di roccia, superando alcuni ruderi, mentre il panorama si apre sul piano di Chiavenna. Procedere con cautela in discesa su alcuni tratti esposti sino ad arrivare allo Scalone (9), una rampa a gradoni che collega il percorso al sentiero parallelo al fiume Mera.
Svoltare a destra seguendo il cartello “S. Fedelino”, meta che si raggiunge dopo circa 15 minuti, superando un ultimo sperone di roccia con delle scale di metallo (10).
Sorto sul luogo del martirio di S. Fedele, il tempietto (X secolo) si presenta nella sua struttura originale, costituita da un’aula a pianta quadrata, con un abside sporgente ingentilito da una finestrella e da 3 coppie di archetti; il tetto a capanna è coronato da un fastigio. L’edificio non ha una facciata, essendo addossato alla montagna. Entrando da una delle due porte laterali si scorgono subito i frammenti degli affreschi; un Cristo Pantocratore affiancato da due angeli e i dodici apostoli.
La chiesa è aperta da aprile a ottobre: sab, dom e festivi 14.00-16.30; per aperture fuori orario contattare il sig. Gianni (+39 333 7807686).

Ancora pochi passi e si arriva alla suggestiva spiaggetta dove è posto l’attracco per le barche. Per il ritorno ripercorrere a piedi il sentiero dell’andata (magari utilizzando la variante della salita sulla pietraia vicino alla chiesetta), oppure accordarsi preventivamente chiamando il numero +39 333 7807686 (Gianni) per usufruire del servizio di trasporto in barca che, con un suggestivo tragitto sul lago, riporta al porticciolo di Dascio.

(testo di "Associazione Pedaleggiando")


Dati percorso

Punto di partenza Dascio - SORICO
Punto di arrivo Dascio - SORICO
Quota minima 200 m
Quota massima 500 m
Lunghezza 6 Km (andata)
Tempo di percorrenza 3h
Difficoltà Media difficoltà
Periodo consigliato Tutto l'anno

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