La “Strada dei Cavalli”, fino al 1834, era l’unica mulattiera che collegava via terra la Valchiavenna al Lago di Como. Il frequente passaggio di cavalli carichi di merce diretti verso nord diede il nome a questa pista. L’itinerario offre magnifici punti panoramici dai quali si può ammirare il Pian di Spagna e la Valchiavenna. Suggestivo anche il tratto finale sulla vecchia e dismessa statale 36 che rasenta le rive del Lago di Mezzola.
Per raggiungere il punto di partenza occorre spostarsi in auto e percorrere la SS36 direzione Chiavenna; prima della galleria di Verceia si svolta a sinistra sulla strada dismessa, si percorrono circa 400 m e si incontra il parcheggio sotto la montagna.
Parcheggiata l’auto, tornare indietro sulla strada dismessa fino all’imbocco della galleria di Verceia; poco prima dell’innesto sulla SS36, un sottopassaggio permette di raggiungere la pista ciclopedonale che arriva a Casello 7, passando tra la ferrovia e le rive del Lago di Mezzola.
Raggiunto il passaggio a livello (1), attraversare con cautela la SS36, proseguendo a sinistra dove, segnalata con un totem, inizia la strada dei cavalli, che si inerpica subito sul fianco della montagna. Dopo circa 100 m si incontrano i resti della casa della “Nona Pepa” (scoprite chi era il personaggio leggendo la sua storia sulla targa appesa alla parete).
Poco sotto, a livello della strada, si trova la Fontana Dolzino, monumento dedicato al patriota chiavennasco che nel 1848 bloccò le truppe austriache simulando la presenza di un cannone (in realtà era un tronco d’albero camuffato).
Guadare un ruscello e, passando tra le reti di protezione della strada statale sottostante, raggiungere il Sasso Corbé, punto panoramico sul Pian di Spagna attrezzato con pannelli informativi. Un angusto passaggio tra le rocce e una ripida scalinata portano al punto dove nel 1613 persero la vita Vespasiano Salis, podestà di Morbegno, e il suo servitore, che caddero da cavallo precipitando nel lago sottostante (noi possiamo stare tranquilli perché il tracciato è stato messo in sicurezza con parapetti, protezioni e corrimani). Superato il Sasso Corbé la montagna è ora meno opprimente; in località Acquabona si scorgono i resti di un abbeveratoio, poco più avanti si incontra un bivio: a sinistra il sentiero scende rapidamente sino alla statale dismessa, proseguendo invece a destra si raggiunge, dopo avere guadato un paio di ruscelli, la frazione di Villa.
Il sentiero interseca la carrozzabile (2) e prosegue sulla sinistra passando per orti, frutteti e prati. Un tratto in discesa a gradoni porta al guado del torrente della Vallaccia; al bivio svoltare a destra passando di fianco al “fontanin”, presa d’acqua che alimentava la fontana della frazione Corti. Dopo aver superato una briglia, la strada dei cavalli termina innestandosi sulla carrozzabile in frazione Corti (3).
A questo punto svoltare a sinistra in via Corte passando tra le vecchie case (una delle quali è abbellita da un affresco devozionale datato 1625); all’incrocio procedere a sinistra sulla strada che passa davanti al cimitero per arrivare sul sagrato della chiesa di S. Fedele, dedicata al santo martirizzato sulla sponda opposta del lago di Mezzola. Proseguire a destra sulla strada asfaltata fino ad incontrare il sottopassaggio (4) che immette sulle rive del lago. Allo stop a sinistra, percorrere il lungolago ritornando sulla strada dismessa che si allontana da Verceia.
Un ultimo agglomerato di case rurali in via Nazionale precede un breve tratto da percorrere imboccando una suggestiva galleria. Usciti dal tunnel si nota a sinistra l’entrata della Galleria di Mina di Verceia (5), un complesso realizzato dall’esercito italiano durante la Prima Guerra Mondiale, costituito da un cunicolo principale spezzato in 4 tratte con 18 diramazioni, 16 pozzi di mina, un pozzo di prelievo, 6 camere, 4 cisterne e 3 condotti di areazione. La galleria doveva servire a tagliare i collegamenti stradali e ferroviari della Valchiavenna, attraverso lo scoppio controllato di ingenti quantità di esplosivo posto nei vari punti del tunnel nell’ipotesi di un attacco dell’esercito nemico proveniente dalla vicina Svizzera (per info: tel. +39 0341 940322). Dopo avere superato il passaggio a livello, si torna in breve al parcheggio, completando l’anello.
(Testo di "Associazione Pedaleggiando")
Punto di partenza | Parcheggio sulla Strada 36 dismessa - VERCEIA |
Punto di arrivo | Parcheggio sulla Strada 36 dismessa - VERCEIA |
Quota minima | 200 m |
Quota massima | 283 m |
Lunghezza | 4,5 Km |
Tempo di percorrenza | 2h |
Difficoltà | Facile |
Periodo consigliato | Tutto l'anno |