Bella camminata sulle prime dorsali del monte Cortafon, con ampie viste panoramiche sul piano di Dongo, sulla Valtellina e sulla riva opposta del lago. Si passa per Stazzona e per Brenzio, dove si rifugiava nel suo castello il “Matto di Brenzio”, un bandito vissuto nella prima metà del XVI secolo che, assieme al figlio Giovanni, terrorizzò i paesi del Comasco.
Si parte dal sagrato della chiesa di S. Gregorio a Consiglio di Rumo (frazione di Gravedona ed Uniti), edificata nel XVI secolo; all’interno si possono ammirare numerosi affreschi dal XV al XVII secolo, i dipinti di Isidoro Bianchi nell’arco trionfale e le tele di Carlo Pozzo da Valsolda (XVII sec.).
Lasciata la chiesa alle spalle, si affronta una breve salita e si svolta subito a destra in via Guasto (segnavia “Alborescia / Brenzio / Stazzona”).
Al secondo tornante (1) si procede a sinistra sulla stradina lastricata (segnavia “Taiana / Alborescia / Brenzio / Stazzona”) che passa tra il gruppo di case di Tassimola; deviare quindi a destra sulla mulattiera ben segnalata che conduce prima a Taiana e quindi ad Alborescia.
Raggiunta la strada asfaltata si continua a destra, si superano una cappellina, una fontana e un’altra piccola edicola, poi si devia a sinistra sulla strada di cemento (2) (segnavia “Brenzio / Stazzona / Dongo”) che aggancia la mulattiera portando, dopo una salita tra i prati, a Brenzio.
Dopo il piccolo cimitero si incrocia la strada asfaltata; il percorso continua dritto, ma prima vale la pena di fermarsi alla vicina chiesa di S. Giovanni Battista, piccolo gioiello quattrocentesco, dove sono presenti diversi cicli pittorici eseguiti da Giovanni Mauro della Rovere detto il Fiammenghino e Isidoro Bianchi da Campione.
Terminata la salita, la mulattiera si innesta nella strada asfaltata (3); curvare a sinistra (segnavia “Stazzona / Dongo / Gravedona”) ed uscire da Brenzio, percorrendo il lungo rettilineo panoramico che porta a Stazzona, in Via alla Chiesa. Allo stop si svolta a sinistra e si raggiunge in breve la chiesa di S. Giuliano, eretta nel XVI secolo, che conserva al suo interno una ricca decorazione con stucchi e affreschi seicenteschi nelle due cappelle laterali. Il presbiterio è decorato con gli affreschi settecenteschi di Giulio Quaglio e G.P. Recchi.
Nei pressi della chiesa è stata ricostruita a ricordo dei tempi antichi una “Masùn”, la tipica baita in pietra e legno col tetto spiovente in paglia di segale, adibita a stalla e fienile.
Sul fianco a lago della chiesa parte la discesa sulla pista di cemento (4) (segnavia “S. Gregorio / Dongo / Gravedona”); al bivio dopo 30 m. si cammina a destra sull’acciottolato; all’incrocio si prosegue dritto sull’asfalto per svoltare, poi, a sinistra sulla mulattiera preceduta da alcuni gradini di cemento. Raggiunta la strada asfaltata si va a sinistra, si supera una cappellina curvando subito a destra e si continua dritto sulla mulattiera che interseca ancora la strada asfaltata.
Lasciate alle spalle le ultime case, il cammino procede dritto su una scala di cemento e sulla mulattiera in discesa che porta a Vanzonico.
Raggiunta la strada asfaltata si svolta a sinistra, si supera una fontana e al tornante si piega ancora a sinistra sulla mulattiera (segnavia “Ganda / S. Gregorio / Gravedona”).
In questa zona sono presenti numerosi “crotti”, le cantine naturali ora trasformate in osterie, nelle quali la temperatura costante, favorisce la conservazione del vino, dei formaggi e dei salumi.
Arrivati a Ganda il percorso incontra un tornante sulla strada asfaltata (5); si continua a sinistra in salita (segnavia “Giussanico / Gorgotto / S. Gregorio / Gravedona) per deviare poi a destra sulla stradina di cemento (segnavia “Giussanico ecc..”) che, dopo alcuni tornanti, incrocia l’asfalto e prosegue raggiungendo il nucleo di Giussanico.
Al bivio nella piazzetta tra le case si continua a sinistra, poi dritto sul selciato in autobloccanti, al bivio successivo si svolta a sinistra in discesa ed infine a destra sull’asfalto, arrivando in prossimità della strada Statale 340 (6).
Continuando dritto in Via Regina si imbocca l’acciottolato che passa davanti al cimitero di Consiglio Rumo; superata una cappellina si percorre la Via Antica Regina e, svoltando a sinistra all’incrocio con Via Prestino, si torna alla chiesa di S. Gregorio.
(Testo di "Associazione Pedaleggiando")
Punto di partenza | Chiesa di S. Gregorio - GRAVEDONA ED UNITI |
Punto di arrivo | Chiesa di S. Gregorio - GRAVEDONA ED UNITI |
Quota minima | 230 m |
Quota massima | 520 m |
Lunghezza | 6 Km |
Tempo di percorrenza | 3h |
Difficoltà | Media difficoltà |
Periodo consigliato | Tutto l'anno |