Affacciata sulla sponda occidentale del Lago di Como, alla foce del torrente Livo e ai piedi del Sasso Pelo, la pittoresca cittadina di Domaso ha mantenuto intatte nel tempo le caratteristiche della sua storia passata.
Di origine romana e attraversata dalla Via Regina, l’antica strada che collegava Como alla Rezia (l’attuale Svizzera) passando per la Valchiavenna, Domaso si sviluppò come piccolo borgo di pescatori, con case dai colori vivaci addossate le une alle altre e dotate di portici e archi. Una struttura urbana ancora oggi ben visibile, percorrendo le ripide viuzze acciottolate chiamate “strecc” che dai portici a lago salgono verso monte e ammirando gli affreschi devozionali e gli stemmi di famiglia d’epoca rinascimentale dipinti sulle facciate delle case.
Da antico paese di pescatori la cittadina è divenuta col tempo uno dei centri turistici più vivi dell'Alto Lario, ricco di campeggi, residence, ristoranti, locali e moderne attrezzature sportive, che lo hanno resa famosa a livello internazionale. Godendo di un clima particolarmente mite e costantemente ventilata dalla Breva, è considerata il paradiso dei velisti e dei surfisti. Domaso è una destinazione ideale per tutti gli sport nautici e per numerose attività all’aria aperta, molti sono i percorsi da fare a piedi o in mountain bike nei boschi circostanti e la lunga e meravigliosa spiaggia offre la possibilità di fare delle belle passeggiate e rilassarsi al sole. Durante la stagione estiva la località si anima di eventi e feste, momenti perfetti per trascorrere le sere dopo intere giornate in acqua o in montagna.
Domaso è inoltre il luogo di produzione del vino dell’Alto Lario, apprezzato già in epoca romana, le cui uve vengono raccolte nei vigneti che sorgono sui terrazzamenti nelle frazioni di Pozzolo e Gaggio.
Dal punto di vista artistico merita una visita la Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, costruita nel Duecento ma rimaneggiata in epoca tardo-barocca; l'interno custodisce numerose opere d’arte, tra cui gli affreschi settecenteschi del Ligari, una Pietà di scuola del Rodari, una tela raffigurante la Madonna col bambino del Procaccini e la cappella commissionata da Luigi Panizza, governatore del Forte di Fuentes. La Chiesa di San Giovanni Battista, originariamente parte di un convento andato perso e oggi sconsacrata, mostra un campanile del XIII secolo e affreschi sulla vita di San Giovanni Battista.
Sul lungolago spiccano invece alcune ville che testimoniano l’importanza storica di Domaso. La seicentesca Villa Camilla, costruita dalla nobile Famiglia Ghezzi e attuale sede del Municipio, presenta una struttura neoclassica con soffitti affrescati e un bellissimo parco con grotte artificiali in tufo e molte varietà di camelie, cedri e conifere. Villa Miani, eretta all'inizio del XIX secolo, appartenne al generale Miani conquistatore della Libia.