La Chiesa di Sant’Eufemia sorge in posizione panoramica sul Sasso di Musso, tra il Giardino del Merlo e le antiche cave di marmo. L’edificio sacro faceva parte del complesso della Rocca Medicea e fu danneggiato durante le battaglie contro il Medeghino, che portarono alla distruzione del castello nel 1532.
L’attuale costruzione risale al 1622 e presenta una pianta ad una navata con presbiterio quadrangolare. La facciata, preceduta da un piccolo portico su due colonne, conserva alcuni elementi in marmo di Musso lavorato e delle iscrizioni.
In origine probabilmente intitolata a S. Childerico, la chiesa fu poi dedicata a Sant’Eufemia, donna originaria di Sueglio (Val Varrone) e protagonista di diverse leggende. Una di queste narra che la donna fuggì dal suo paese natale perché mal voluta dai compaesani e riuscì a raggiungere la riva opposta tagliando con una sega le acque del lago; prima di terminare la traversata, sotto il Sasso di Musso, le cadde però una campanella, che lei maledisse urlando: “scendi, scendi che non toccherai mai fondo”. La gente sostiene che durante le tempeste si odono ancora i rintocchi della campana. Dopo la morte di Eufemia, che fece delle buone azioni nella zona, i contadini di Musso e Dongo costruirono una chiesa in suo onore con la porta rivolta verso Musso; i donghesi, di notte, muravano la porta per aprirne una rivolta verso il loro paese ma al mattino seguente la ritrovavano sempre nella sua posizione originaria.
La chiesa è raggiungibile solo a piedi.