L’antica Chiesa di S. Giorgio si trova a Mandonico, il vecchio nucleo rurale a monte di Dorio. Dal candido colore bianco, sorge su uno spiazzo erboso, a pochi passi dal Sentiero del Viandante.
A causa di numerosi rimaneggiamenti è complicato stabilire con certezza l’epoca di costruzione, sebbene mostri qualche segno riconducibile al periodo romanico. La chiesa esisteva già nel 1412 e aveva un portico antistante l’ingresso. Nel 1506 diventò la parrocchiale del paese, titolo che mantenne fino al 1677, quando la parrocchia fu trasferita nel centro di Dorio. L’aspetto odierno risale al XVII secolo, come il raffinato portale, ma nei secoli successivi subì alcuni cambiamenti; ad esempio la facciata fu modificata nel 1804.
L’interno presenta una pianta a navata unica con il presbiterio coperto da volta a botte e l’abside semicircolare risalente alla struttura primitiva, plausibilmente riconducibile al XIII secolo.
In origine la chiesa era riccamente dipinta ma dell’antica decorazione, che comprendeva anche l’abside con gli Evangelisti e la cappella del lato nord, sono rimasti solo gli affreschi realizzati sulla parete di sinistra, restaurati nel 1983. La serie di sei riquadri (cm 352 x 297) è ripartita su due registri ed è racchiusa da una cornice a clipei circolari e ramificazioni fogliate. Nella fascia superiore è raffigurato S. Giorgio a cavallo che soccorre una fanciulla e trafigge il drago, sullo sfondo un paesaggio di lago con colline, rocce e castelli; a lato una Madonna in trono col Bambino. Nel registro inferiore, da sinistra, sono rappresentati S. Michele nell’iconografia della pesatura delle anime; S. Antonio Abate accompagnato dal maialino; la Madonna in trono con il piccolo Gesù; un vescovo forse identificabile in S. Gottardo, patrono dei mercanti, dei febbricitanti e dei viandanti. I preziosi affreschi, realizzati nel 1492 con un gusto tardogotico, vengono accostati alle produzioni di Battista da Musso e di Bernardino De Rossi.
