Il Pian di Spagna si trova nella parte più settentrionale della Lombardia e costituisce la piccola pianura, estesa poco meno di 1600 ettari, posta alla confluenza della Valtellina e della Valchiavenna, tra il Lago di Mezzola e la porzione più settentrionale del Lago di Como. L’area è del tutto pianeggiante ed è posta a circa 200 metri sul livello del mare. L’area si estende tra le province di Sondrio e Como e comprende cinque Comuni: Sorico e Gera Lario (Como), Dubino, Verceia e Novate Mezzola (Sondrio). Inoltre proprio nell’area del Pian di Spagna hanno origine tre gruppi montuosi dalle caratteristiche differenti: a nord-ovest le Alpi Lepontine con il versante roccioso del Monte Berlinghera (1930 metri di altitudine) che sembra scendere nel Lago di Mezzola; a nord-est le Alpi Retiche con le cime granitiche che fanno da contorno alla Valle dei Ratti e alla Val Codera e con lo sperone roccioso squadrato del Sasso Manduino (2888 metri); a sud la lunga catena delle Alpi Orobie, con lo scenografico versante Nord del Monte Legnone (2609 metri) a chiudere l’orizzonte.
La Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola è stata istituita per assicurare nello spirito della convenzione di Ramsar (firmata nel 1971 per riconoscere e regolamentare le zone umide di importanza internazionale soprattutto come habitat degli uccelli acquatici) l’ ambiente idoneo alla sosta e alla nidificazione dell’ avifauna migratoria, per tutelare e mantenere le caratteristiche naturali e paesaggistiche della zona umida, per disciplinare e controllare la fruizione dell’ area a fini didattico-ricreativi e per disciplinare le attività socio-economiche presenti nell’ area, nel rispetto delle esigenze di conservazione dell’ ambiente.
Aree umide
Le aree umide sono di vitale importanza per la soppravvivenza di molte specie animali e vegetali ed, in particolare, per la vita di molti uccelli, per i quali costituiscono luoghi di sosta lungo le rotte migratorie. Di fronte all'espansione delle aree antropizzate, le zone sono sono andate progressivamente scomparendo in tutto il continente europeo, tanto che a sud delle Alpi le uniche di una certa rilevanza attualmente superstiti sono le Bolle di Magadino, in Canton Ticino, le Torbiere del Lago di Iseo, i laghi della Brianza e il Pian di Spagna.
Fauna
Invertebrati - Farfalle Podalirio, libellule, vespe, calabroni, Emitteri Gerridi, sotto la superficie dell’acqua Notonette, Ditischi e Idrometra, Molluschi Bivalvi, gamberi di fiume
Pesci - trota fario, trota iridea, agone, lavarello, alborella, carpa, cavedano, vairone, pigo, trotto, scardola, tinca, bottatrice, anguilla, luccio, persico
Anfibi - rana verde minore, raganella, tritone punteggiato, tritone crestato, rospo comune
Rettili - Natrice tassellata e Natrice dal collare (comunemente chiamata biscia d'acqua), lucertola muraiola, Ramarro, Biacco, Orbettino
Avifauna - Anatre tuffatrici (Moretta, Moriglione, Moretta Tabaccata, Quattrocchi), Anatre di superficie (Germano reale, Alzavola, Marzaiola, Fischione), Cigni, Rallidi (Folaga), qualche rara anatra di mare (Orco Marino), Svassi, Strolaghe, Cormorani, Smerghi, Gabbiani, Mignattini, Merlo acquaiolo, Martin Pescatore, Ballerina gialla, Gallinella d’ acqua, Voltolino, Porciglione, Schiribilla, Piro Piro piccolo, Piro Piro culbianco, Piro Piro boschereccio, Beccaccino, Aironi, Tarabuso, Ballerina bianca, Ballerina gialla, Tuffetto, Chiurli, Corrieri, Pivieri, Pittime, Pavoncelle, Migliarini, Cinciarelle, Storni, Pendolini, Rondini, Topini, Averle, Tordi, Fringuelli, Cornacchie, Cince, Picchi e Capinere.
Rapaci - Poiana, Nibbio bruno, ghebbio, falco cuculo, falco pellegrino, falco pescatore, falco di palude, albanella reale, gufo reale, gufo comune, allocco, gufo di palude e l’assiolo
Mammiferi - Tasso, Faina, Lepre, Volpe, topo selvatico, arvicola terrestre, toporagno comune, cervi, caprioli
Flora
Cannuccia di palude (Phragmites australis) – Specie del genere Carex – ninfea bianca (Ninphaèa alba) – Iris pseudacorus – nannufaro (Nuphar luthea) - Frangula alnus - Viburnum opulus - Sambucus nigra.
Educazione ambientale
Molto importanti per la riserva sono le attività didattiche e di educazione ambientale. Ogni anno nel mese di ottobre, la riserva partecipa al progetto scientifico di inanellamento dell’avifauna migratoria, presso la stazione di inanellamento di Cascina Poncetta, con la presenza dell’inanellatore che spiega come si svolge l’attività di inanellamento scientifico e l’importanza della rilevazione dei dati biometrici sulla avifauna migratoria e stanziale. L’avifauna di passaggio, infatti, trova nella Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, quale zona umida di importanza internazionale, l’habitat ideale e le condizioni favorevoli per la sosta prima della ripartenza verso i paesi più caldi dove passeranno l’inverno.
L’attività di inanellamento consiste nella posa di reti specifiche idonee alla cattura dolce e temporanea degli uccelli in transito, per poter procedere con la loro registrazione, la verifica del loro stato fisico (peso, misurazione dei dati biometrici, stato di idratazione) e l’inserimento del piccolo anello con riportato il codice della Riserva, per attestare il monitoraggio e certificare il proprio passaggio nel territorio. Talvolta vengono intercettati esemplari inanellati presso altre stazioni, anche molto lontane dalla Riserva Naturale Pian di Spagna, che proseguono poi per lunghe latitudini il loro viaggio. Con il codice è possibile “geolocalizzare” il loro percorso e i tempi impiegati, entro i quali lo hanno coperto. Ogni inanellatore ha l’obbligo di trascrivere tutti i dati dell’avifauna catturata su un apposito schedario che poi viene trasmesso alla memoria centrale dell’Ispra (Istituto Superiore per la ricerca e la protezione ambientale), entrando di fatto nella banca dati del Ministero, e poi trasmesso all’unione Europea.
La Riserva è una delle stazioni scientifiche di inanellamento più importanti e grandi del Nord Italia. Punto di riferimento per la raccolta di significativi e preziosi dati sulla tipologia di avifauna in migrazione attraverso le rotte del Nord Europa e dei Paesi caldi. Un viaggio impegnativo e lunghissimo, ancorché affascinante, che gli esemplari compiono nell’arco di molti mesi.
(tratto dal sito web www.piandispagna.it e dall'ente della riserva)
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